Forse non tutti sanno che a circa 32km da Giulianova si trova un borgo certificato come uno dei più belli d’Italia: Civitella del Tronto. Attualmente, è la casa di circa cinque mila anime, ma la sua fondazione risale all’Alto Medioevo. La chicca di questo piccolo comune è la sua fortezza, altrettanto antica, situata nel centro storico, a circa 600m sul livello del mare.
Le prime testimonianze della fortezza risalgono, infatti, all’incirca all’anno Mille. Dopo essere stata governata da varie figure illustri tra politici e religiosi, si sa con certezza che la rocca passò nel 1442 dal dominio angioino a quello aragonese. Furono proprio agli aragonesi a commissionare le importanti opere di ampliamento e fortificazione della struttura. Più di trecento anni dopo, sotto la nuova dominazione borbonica, viceregno spagnolo, la fortezza fu in grado di resistere a numerosi e poderosi attacchi, compreso quello delle truppe di Napoleone durante la campagna d’Italia nei primi anni dell’Ottocento. Ma ciò che rese Civitella famosa in tutta Europa, avvenne una cinquantina di anni dopo. Tra il 1860 e il 1861, la fortezza di Civitella fece parlare di sé per aver resistito più di cinque mesi al violento assedio delle forze del regno di Savoia, volto ad annettere il Regno delle Due Sicilie al nuovo Stato Italiano che si andava formando. La fortezza era infatti sede della Guarnigione borbonica che aveva l’incarico di difendere i confini settentrionali del dominio partenopeo. Sebbene fosse destinata a cadere, i guerrieri della fortezza continuarono a combattere. La sconfitta definitiva arrivò solo tre giorni dopo che la nascita del Regno d’Italia fu ufficialmente dichiarata, il 17 marzo 1861. Il fatto che la guarnigione e gli abitanti della città abbiano continuato a lottare con valore, nonostante la loro inevitabile dipartita, rappresenta un esempio di lealtà che ha pochi precedenti nella storia. Motivo per cui, sulla parete della fortezza è stata impressa una targa che rende onore alla fedeltà dimostrata dalla città.
Grazie al restauro gestito e curato dalla Sovrintendenza di L’Aquila, oggi la fortezza è interamente visitabile, compreso il Museo delle Armi che vi risiede. A tal proposito, per l’estate è attivo un servizio il cui costo comprende, oltre all’ingresso nella fortezza, anche il trasporto in bus andata e ritorno con partenza da Tortoreto, ogni lunedì alle 15.
Se tra una biciclettata e un tuffo al mare, si ha voglia di esplorare l’ultimo baluardo delle Due Sicilie, nonché il monumento più visitato d’Abruzzo, l’Hotel Cristallo di Giulianova è il posto giusto in cui soggiornare.